giovedì 17 maggio 2012

Tregillis, Bitter seeds

Non male. Seconda guerra mondiale: i nazisti hanno una specie di supereroi, gli inglesi sono in contatto con entità soprannaturali.

In attesa del seguito.

sabato 2 maggio 2009

MacLeod, Luce nera

Ogni tanto continuo a leggere fantascienza, ma mi sono fatto più selettivo... Se Banks mi è piaciuto molto, questo ciclo di MacLeod mi sembra proprio brutto.

Punto chiave: gli eventi sono incomprensibili. Non si capisce che cosa succede a chi, o perché, o quando. A un livello che è raro trovare nella narrativa pubblicata professionalmente. In effetti, dopo aver trovato già brutto il primo romanzo della serie, La fortezza dei cosmonauti, credo di aver letto questo solo per interesse metodologico: per vedere, un po' come Totò, fin dove voleva arrivare...

Ora, immagino che con un po' di pazienza si riesca a capire qualcosa della storia; di sicuro però non c'è riuscito neanche Giuseppe Lippi (o chi per lui) in qualità di curatore della collana. Basta guardare la quarta di copertina:

"Mentre Gregor ed Elizabeth, i memorabili personaggi della Fortezza dei cosmonauti, viaggiano verso il pianeta Mingulay..."

Ma no! Gregor ed Elizabeth vengono da Mingulay, e all'inizio del romanzo stanno appunto arrivando a Croatan, dove rimarranno per tutta la storia. E del resto, perfino il profilo d'autore nelle pagine finali della traduzione italiana è riciclato da quello della Fortezza dei cosmonauti, fino al punto in cui si dice che "non è un caso che il titolo di questo romanzo faccia riferimento ai "cosmonauti"". Per l'appunto.

Insomma, non ho mai avuto troppa pazienza per questo genere di sciatterie. E invecchiando non sono diventato più tollerante.

mercoledì 4 aprile 2007

Gli anni del riso e del sale - Kim Stanley Robinson

A dire il vero, non ho ancora letto la traduzione italiana: l'ho letto in inglese quando è uscito. Però è un libro molto bello, anche se disuguale. Alcune parti sono purtroppo noiose, altre bellissime. E' la storia di come sarebbe andato il mondo se le popolazioni europee fossero scomparse nel Trecento. La risposta è che non se ne sarebbe accorto nessuno (il centro del mondo all'epoca era altrove). Poi la storia in un certo senso si riallinea: la Rivoluzione Scientifica parte da Samarcanda, la Rivoluzione Industriale dall'India, c'è una guerra mondiale che taglia in due l'Asia... Le parti migliori secondo me compensano lo sforzo di leggere le altre.